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In questo momento particolare della nostra vita abbiamo deciso di pubblicare quest’articolo non propriamente inerente alle tematiche del nostro sito per cercare di venire incontro ai genitori di tutti i nostri piccoli calciatori e non che ormai da troppo tempo si sentono “abbandonati a se stessi“!
Come ben tutti sapete a causa dell’emergenza coronavirus e della conseguente chiusura delle scuole per ogni ordine e grado il Governo ha messo in campo diverse misure in sostegno delle famiglie con bambini. Parliamo in particolare del congedo parentale straordinario covid-19 e del bonus baby sitter. Con il decreto rilancio, entrato in vigore il 19 maggio, le predette misure sono state prorogate e rafforzate, inoltre è stata prevista la possibilità di scegliere servizi alternativi al baby-sitting.
Il 5 giugno l’INPS ha implementato la procedura di richiesta del bonus baby-sitting con la domanda di contributo da usare per i centri estivi.
La richiesta può essere effettuata dall’area “Servizi online” > “Servizi per il cittadino” > autenticazione con credenziali > “Domanda di prestazioni a sostegno del reddito” > “Bonus servizi di baby sitting”.
Vediamo quindi come richiedere il bonus per i servizi per l’infanzia, ma prima vediamo cos’è, come funziona e quanto spetta.
Bonus centri estivi: cos’è e come funziona
Il Bonus centri estivi è una misura introdotta dal Decreto-Legge Rilancio e prevede la possibilità, per i beneficiari del bonus baby sitter, di usare le somme disponibili per l’iscrizione dei figli:
- ai centri estivi,
- centri educativi per l’infanzia,
- servizi socioeducativi,
- centri con funzione educativa e ricreativa
- e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
Quanto spetta
Con il Dl Rilancio le somme previste dal Cura Italia sono state raddoppiate; questo significa che il bonus spetta nella misura di:
- fino a 1200 euro per:
- lavoratori dipendenti del settore privato
- iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS,
- autonomi iscritti all’INPS e alle casse professionali.
- fino a 2000 euro per i lavoratori dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico e per il settore sanitario, pubblico e privato accreditato.
Tali somme possono essere richieste entro il 31 luglio 2020 per la differenza ancora non richiesta fino ad ora. Ciò significa che si potranno richiedere il totale di 1200 euro (o 2000) se fino ad ora non si è richiesto il bonus baby sitter, oppure si potrà richiedere la differenza fra le somme richieste e i limiti appena detti.
A chi spetta
Il bonus centri estivi come il bonus baby sitter, può essere richiesto dai genitori di bambini di età non superiore ai 12 anni. La richiesta può essere fatta anche in caso di adozione e di affidamento pre-adottivo.
Il limite dei 12 anni inoltre viene meno in caso di figli disabili di qualunque età purché iscritti a scuole di ogni ordine grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale.
Infine nel caso di genitori che non fanno parte dello stesso nucleo familiare, il beneficio verrà riconosciuto al soggetto convivente con il minore.
Ricordiamo poi che il bonus può essere richiesto anche per più figli dello stesso nucleo familiare, ma sempre nel limite di 1220 o 2000 euro.
Compatibilità del bonus centri estivi
Il Bonus baby sitter per centri estivi può essere richiesto dalle famiglie solo in alternativa al congedo parentale straordinario e al bonus baby sitter covid-19.
Il beneficio non spetta inoltre se nel nucleo familiare vi sia un genitore:
- beneficiario di strumenti di sostegno al reddito NASPI, CIGO, CIGS, ecc.
- disoccupato, inoccupato o non lavoratore.
A differenza del bonus baby-sitting inoltre, il bonus per il pagamento dei centri estivi non è compatibile con il bonus asili nido.
Bonus centri estivi per i figli: come fare domanda
Vista la similarità del bonus centri estivi con quello per baby sitter, anche questo verrà erogato dall’INPS mediante la stessa procedura.
La domanda di contributo per servizi dei centri estivi può essere quindi presentata accedendo all’area:
“Servizi online” > “Servizi per il cittadino” > autenticazione con credenziali > “Domanda di prestazioni a sostegno del reddito” > “Bonus servizi di baby sitting”.
Si può accedere all’area riservata tramite:
- PIN INPS ordinario o dispositivo;
- SPID (di livello 2 o superiore);
- Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta nazionale dei servizi (CNS).
La domanda potrà essere presentata anche tramite il servizio di Contact Center Multicanale al numero verde INPS 803164 da linea fissa oppure al numero 06 164164 da rete mobile a pagamento e anche in tal caso l’utente dovrà avere il proprio PIN INPS. Infine si può fare domanda gratuitamente tramite Patronato.
Domanda bonus centri estivi: informazioni e documenti necessari
Una volta entrati nell’area si può procedere con nuova domanda e poi scegliere l’opzione “Servizi integrativi per l’infanzia”.
Durante la procedura che segue il richiedente la prestazione dovrà indicare la ragione sociale e la partita iva (o il codice fiscale) e la tipologia di struttura scelta scegliendo una delle seguenti tipologie previste:
- (L) Centri e attività diurne
- (LA) Centri con funzione educativo-ricreativa
- (L1) Ludoteche
- (LA2) Centri di aggregazione sociale
- (LA3) Centri per le famiglie
- (LA4) Centri diurni di protezione sociale
- (LA5) Centri diurni estivi
- (LB) Asili e servizi per la prima infanzia
- (LB1) Asilo Nido
- (LB2) Servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia
- (Lb2.2)Servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia: spazi gioco
- (LB2.3) Servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia: centri bambini genitori
Il genitore dovrà inoltre:
- allegare alla domanda della prestazione la documentazione comprovante l’iscrizione (es. ricevuta di iscrizione, fattura ecc.);
- indicare i periodi di iscrizione (minimo una settimana o multipli di settimana), che non potranno andare oltre la data del 31 luglio 2020;
- indicare l’importo della spesa sostenuta o ancora da sostenere;
Bonus centri estivi, chi paga
Il bonus centri estivi è erogato dall’INPS direttamente a chi fa la domanda, mediante:
- accredito su conto corrente bancario o postale,
- accredito su libretto postale,
- carta prepagata con IBAN
- o bonifico domiciliato presso le poste.
E’ importante che il titolare del conto (IBAN) deve corrispondere al soggetto beneficiario. Inoltre per importi superiori alle 1000 euro è importante indicare l’IBAN oppure, nel caso di accredito tramite bonifico domiciliato, ridurre l’importo richiesto e fare un’altra nuova domanda.
Il contributo ricevuto dovrà essere usato per pagare direttamente i servizi per l’infanzia e non si dovrà quindi usare il Libretto di Famiglia.
NB: l’articolo è stato preso dal sito https://www.lavoroediritti.com/ ed è stato redatto da Antonio Maroscia.
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